La Commissione Affari Sociali della Camera sta proseguendo la votazione degli emendamenti depositati al ddl Lorenzin. Il testo, presentato a febbraio 2014, ora in seconda lettura dopo il via libera del Senato, delega il Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, disposizioni per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, riordino delle professioni sanitarie e dirigenza sanitaria del Ministero della Salute.
È stato respinto l’emendamento 3.1 di Beatrice Brignone (Si-Sel) che prevedeva nell’ambito della disciplina della cancellazione dall’albo professionale, per i medici veterinari l’aver riportato una condanna definitiva anche in applicazione della pena richiesta dalle parti o decreto penale di condanna per i reati di maltrattamenti e abbandono di animali.

Via libera invece alla previsione che, per l’elezione dei membri degli organi degli Ordini professionali sanitari,  potranno essere istituiti dei seggi anche nelle strutture ospedaliere. Lo prevede un emendamento Pd, a prima firma Donata Lenzi, approvato con riformulazione in commissione Affari sociali alla Camera al ddl Sanità.
Un emendamento del relatore, Mario Marazziti, ha cambiato il quorum per l’elezione degli organi degli Ordini. Per essere valide, in prima convocazione, dovranno aver votato almeno la metà degli iscritti (e non un quarto), mentre alla seconda convocazione l’unico paletto sarà un numero di votanti non inferiore a un quarto degli iscritti.
Ancora un emendamento Pd approvato con riformulazione stabilisce che chi ha già ricoperto l’incarico di presidente, vicepresidente, tesoriere e segretario “può essere rieletto nella stessa carica consecutivamente una volta sola”. Questo limite viene innalzato a due mandati consecutivi in sede di prima applicazione.
Un altro emendamento Pd approvato con riformulazione inserisce l’equilibrio di genere e il ricambio generazionale tra i criteri di elezione dei membri dei Comitati Centrali delle Federazioni Nazionali.

Ufficio stampa FNOVI